venerdì 18 dicembre 2009

In edicola Alan Ford #7

Riceviamo e pubblichiamo:

in edicola con Panorama e Tv Sorrisi e Canzoni

ALAN FORD STORY n.7!

CONTIENE:

Alan Ford #13: Golf

Il Golf Club nasconde qualcosa di losco... che va cercato fra migliaia di palline, trovando quella che fa "dlen" invece che "toc" come tutte le altre!

Alan Ford #14: Uno, due, tre, quattro

Il sogno di Bob Rock? Diventare una star del cinema! L'incubo del Gruppo TNT? Una banda di inafferrabili falsari... che cosa lega le due cose?

APPUNTI DI VIAGGIO di Moreno Burattini

Un giovane di belle speranze

Golf” è l’ultimo numero disegnato da Magnus a Milano, dove si era trasferito alcuni anni prima, iniziando il suo sodalizio con Bunker. Un sodalizio cominciato nel 1964, il giorno in cui Roberto Raviola, giovane bolognese da poco laureatosi all'Accademia di Belle Arti, si presentò presso la sede dell'Editoriale Corno, all'epoca in via Paladini 2 a Milano, proponendosi come disegnatore di fumetti. Raviola aveva con sé una cartella con alcune tavole di prova e un curriculum che si fregiava di lavori nel campo dell'illustrazione e della grafica pubblicitaria. L'indirizzo era quello giusto. Il disegnatore ebbe modo di conoscervi l'editore Andrea Corno e lo sceneggiatore Luciano Secchi, che erano per l'appunto alla ricerca di giovani autori dotati di talento e di buona volontà. Il momento sembrava favorevole per nuove iniziative editoriali e non erano certo le idee che mancavano al vulcanico Secchi, che aveva già da qualche tempo cominciato a realizzare i suoi primi lavori firmandoli con la sigla Ellesse. Sigla che avrebbe abbandonato comunque molto presto, assumendo l'anglofono nome-de-plume di Max Bunker. Per quel che riguardava Raviola, a Bunker bastò dare uno sguardo alle sue tavole per scegliere lo pseudonimo più adatto: Magnus, "il Grande". Poco dopo, quando la Casa editrice si trasferì in Viale Romagna, anche Magnus prese in affitto un appartamento nello stesso edificio e lì lavorava realizzando le sceneggiature che Bunker gli passava. I contatti fra i due erano dunque pressoché quotidiani. Però, a un certo punto, Raviola sentì il bisogno di ritrovare le sue radici e fece ritorno a Bologna.

Bologna, o cara

Così racconta Bunker nel suo “dietro le quinte” pubblicato sulla ristampa TNT Gold del tredicesimo episodio: “Terminata la sua esperienza nel capoluogo lombardo, che lo aveva arricchito interiormente, come aveva più volte detto, Magnus tornò nella sua natia Bologna, riprendendo contatto diretto con le sue radici. Il meccanismo della collaborazione a distanza era basato sulla posta, che allora non funzionava neanche male. Per la copertina, a esempio, Magnus faceva tre schizzi, li spediva per espresso, io ne sceglievo uno e glielo comunicavo per telefono. Oggi la cosa sarebbe più rapida, grazie al fax. Prima che partisse, avevo consegnato a Magnus due sceneggiature (la quattordici e la quindici). Le tavole e le copertine mi venivano portate a mano dalla madre di Roberto, una simpaticissima signora ricca di humor e arguzia, perché anche allora era sempre un rischio spedire gli originali. Così la signora Raviola faceva da corriere tra Bologna e Milano, anche se di tanto in tanto Magnus portava lui stesso il lavoro finito. Il meccanismo della collaborazione era rimasto lo stesso, con l’unica variante che commenti e considerazioni venivano fatti al telefono. Nel tempo ogni tanto ricambiavo la visita e andavo io a Bologna a portare le nuove sceneggiature e ritirare gli originali. Magnus era tornato alla sua vecchia casa in centro città, che lui chiamava ‘granaio’, al suo vecchio tavolaccio da disegno con tutti i suoi attrezzi”. [...]

Autori Max Bunker, Magnus / Pagine 256 / Formato 14x21 cm, Cartonato, B&N / Cura editoriale Magic Press / Grafica della copertina Marco Pennisi / Grafica interna MP Studio / Euro 7,90

Luca Ippoliti
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