lunedì 14 maggio 2007

SPECIALE WALHALLA # 2: "Aroldo il bucaniere – di Luciano Bottaro"

ATTUALMENTE DISPONIBILE


Aroldo naviga ancora
L’Associazione Culturale e Artistica ComixComunity è lieta di annunciare l’uscita del volume Speciale Walhalla n° 2: “Aroldo il bucaniere”, l’opera prima del Maestro Luciano Bottaro! Un’esclusiva ComixComunity.
Luciano Bottaro (1931-2006) è stato uno dei grandi Maestri del Fumetto Umoristico italiano, riconosciuto in tutto il mondo. Suoi sono personaggi quali Pon Pon, Pepito o I Postorici; ma sono anche moltissime le storie disegnate per la Disney. Questo il sito ufficiale a lui dedicato: http://www.lucianobottaro.it/

Aroldo è il suo primo personaggio. È il 1949 quando, a soli 18 anni, Bottaro propone all'editore De Leo questa serie ambientata in un fantasioso Mar dei Caraibi. Avuto il suo benestare, l’Artista ligure crea diverse storie che gli verranno poi bocciate, perché considerate troppo surreali. De Leo ci ripenserà nel 1951, proponendogli un contratto che dovrà essere firmato dal padre di Luciano Bottaro, in quanto questi ancora minorenne, per l’epoca. Ancora una volta, però, il progetto verrà abbandonato. Finalmente, nel 1954, una casa editrice di Milano, l'Arcobaleno, pubblicherà le storie in tre corposi volumi. Nello stesso periodo, in Francia, l’editore di Lione Pierre Mouchot traduce quelle stesse avventure.
Pur con gli occhi di oggi, quelle di Aroldo risultano storie in anticipo sui tempi. Ancora perfettamente godibili.

Dalla prefazione di Luca Boschi
Il “predone dei mari” col quale Bottaro debutta è Aroldo, la sua prima creatura a fumetti di una certa importanza, dopo che il giovanissimo autore ha intrapreso alcune collaborazioni al settimanale didattico genovese Lo scolaro.
Questo antico giornale, fondato nel 1912, si rivolge soprattutto ai bambini delle scuole elementari con racconti e scritti illustrati “in testo” di varia natura; in ogni suo numero propone anche dei racconti umoristici a colori della durata di una pagina, con vignette e versi in rima sull’esempio del ben più celebre Corriere dei Piccoli. Quando, dopo la seconda guerra mondiale, il settimanale scampa alla sua morte annunciata grazie al salvataggio del tipografo Iro Stringa, che lo rileva, i racconti a fumetti (che alcuni chiamerebbero in seguito “protofumetti”) aumentano. Ciò si dovrà anche grazie anche alla presenza di futuri grossi nomi come Giovan Battista Carpi, Franco Aloisi e Giulio Chierchini, che muovono i primi passi nel medium e si danno da fare soprattutto sulla scena genovese. Per Lo scolaro, Bottaro crea il vagabondo Joe Polpetta, e il mondo di funghi antropomorfi incentrato su Sor Funghetto, il quale diverrà assai più tardi Pon Pon (in omaggio alla rima con champignon).
In questo periodo, Bottaro disegna in uno studio ricavato sotto casa, nei locali dell’ex ufficio della ditta di mobili di suo padre, trasferitasi altrove. Completamente autodidatta, ha il suo primo approccio con Lo scolaro grazie a un racconto fantascientifico di taglio realistico, che forse può ricordare alla lontana il Mortimer di Edgar P. Jacobs: Il segreto del brahmino, su testo di Garibotti.
Siccome, tuttavia, l’umorismo è molto più congeniale all’indole dell’autore, Bottaro preferisce sfoltire le sue presenze con Stringa, accettando invece di buon grado la più allettante proposta fattagli dall’altro editore presente sulla piazza di Genova, l’intraprendente Giovanni De Leo. Con lui, Bottaro sigla un contratto per scrivere e disegnare i primi dodici fascicoli delle avventure marinare di un bucaniere, che è appunto Aroldo. Le storie sono concepite per degli albetti a striscia, formato assai popolare in un periodo di vacche magre come i primi anni Cinquanta.
Le peripezie di Aroldo il bucaniere sono condotte con quello spirito surreale di ispirazione nordamericana che si riscontra in alcuni fumetti comici di oltreoceano, ma che Bottaro ha assorbito soprattutto dal film Hellzapoppin (1941), anticipatore della comicità demenziale che l’avrebbe fatta da padrone agli sgoccioli del secolo scorso. L’intento del giovanissimo creativo rapallese è quello di lanciare Aroldo in una serie di episodi, rendendolo un eroe ricorrente, insieme alla sua ciurma, di quelli che all’epoca si chiamano comunemente “cineromanzi” (il termine “fumetto”, per un lungo periodo abbinato ai soli fotoromanzi, sarebbe stato sdoganato solo oltre un decennio più tardi). Comicità sì, naturalmente, e non potrebbe essere altrimenti, ma sempre innestata in un impianto narrativo avventuroso. Questa premessa, tuttavia, raramente sarà rispettata dall’esuberante artista, che già mostra qualche traccia della sua successiva poetica fumettistica di taglio visionario.
La presente edizione integrale delle sue gesta, curata dal gruppo di appassionati dell’Associazione ComixComunity, che a Bottaro e alla Scuola di Rapallo hanno già dedicato alcuni lavori, è davvero la migliore possibile. Infatti, è stata realizzata fotografando direttamente le tavole originali, con una tecnica migliore, e con dimensioni più ampie di quanto fu messo in pratica con i remoti volumetti a striscia delle Edizioni Arcobaleno di Milano, ormai cinquantatré anni fa. Ogni pagina della presente edizione, quindi, contiene tre degli albetti disegnati da Bottaro nel 1950.
Rientrato in possesso delle tavole originali mezzo secolo dopo, l’autore, che avrebbe comunque voluto veder ristampato Aroldo, vi trovava però una serie di ingenuità grafiche che considerava troppo “infantili”. Per questo, non resisteva alla tentazione di dare agli originali qualche colpo di biacca a ragnetti, ragnatele e ombre di troppo, o di fare qualche piccolo ritocco a china. Per questo, l’Aroldo del primo episodio, che apre il volume, è più glabro di quello delle avventure seguenti: Bottaro ha voluto per forza cancellargli i baffetti, valutandolo troppo simile ad Adolf Hitler. Poi, l’opera di revisione del Maestro ligure si è forzatamente interrotta. Così, gli episodi successivi di Aroldo sono esattamente come Bottaro li aveva concepiti ancora minorenne; riportandoli alla luce, ComixComunity fa un amorevole omaggio a Bottaro (un amico oltre che un geniale fumettista) e ai suoi tanti fans sparsi nel globo terracqueo.

Speciale Walhalla n° 2: “Aroldo il bucaniere – di Luciano Bottaro” - 144 pagine B/N + copertina, 21 x 29,7.


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