martedì 5 luglio 2011

Quasi pronto il Treviso Comic Book Festival 2011



Riceviamo e pubblichiamo:

QUASI PRONTO IL TREVISO COMIC BOOK FESTIVAL 2011

Rob Guillory (Premio Eisner 2010) disegna la locandina


Cosa bolle in pentola? Fumetti! E' ormai cotto a puntino il programma del Treviso Comic Book Festival 2011, che ha come tema portante "Tavole imbandite: fumetti e alimentazione". Come di consueto, un ampio programma culturale composto quest'anno da 16 mostre, 6 eventi e 5 workshop sarà affiancato dall'abituale mostra mercato in Camera di Commercio. Almeno 50 gli artisti coinvolti in questa nuova edizione. Autore del manifesto 2011 è l'americano Rob Guillory, Premio Eisner 2010 con la serie di successo Chew (colori di Davide Amici)!

Il Treviso Comic Book Festival 2011 avrà il suo clou dal 22 al 25 settembre 2011, con la mostra mercato in programma il 24 e 25 settembre.

Enogastronomia, agricoltura, cucina, mondo bio... il rapporto tra fumetto e cibo sarà protagonista della mostra collettiva 2011 che vedrà esposti autori da Italia, Francia, Germania, Stati Uniti come Alessandro Barbucci, Daniela Vetro, Christophe Blain, Julien Neel, Rob Guillory, Isabel Kreitz, Paolo Cossi, Lise e Talami, Mauro Talarico, Jaques Ferrandez... solo per citarne alcuni. Ma "Tavole Imbandite" è soltanto una delle esposizioni che riempiranno diversi luoghi della città, dalle sedi museali alle gallerie private, dai locali pubblici ai negozi di abbigliamento.

Un festival sempre più internazionale, dove potranno essere ammirate altre mostre dedicate a Stefano Raffaele, Stephane Levallois, Marino Neri, Alessandro Tota, Francesco Cattani, Alessandro Baronciani, a progetti come Bomboland, Tales of Avalon, Uht, Delebile..

Infine, il TCBF aprirà un vero e proprio padiglione incentrato sulla scena di un'altra nazione: saranno ospitate le opere di alcuni dei migliori fumettisti della Svezia.

Non mancheranno gli eventi come l'ormai nota "Toy Night" dedicata alla design toy art, le presentazioni, gli incontri con gli autori, le serate tra musica e fumetto, le premiazioni dell'attesissimo "Carlo Boscarato" e del Quinto Concorso per Nuovi Autori TCBF. Da quest'anno inoltre, il festival ospiterà 5 workshop di fumetto per tutte le fasce d'età, organizzati in collaborazione con Slowfood e la Scuola Internazionale di Comics di Padova.

Non resta dunque che attendere e il Treviso Comic Book Festival sarà pronto per essere servito. Sedetevi a tavola e aprite il menù di www.trevisocomicbookfestival.it, dove di giorno in giorno, di settimana in settimana, sarà possibile trovare le informazioni sul programma e sugli ospiti in continuo aggiornamento. E' disponibile anche una speciale sezione di booking online, per prenotare il proprio soggiorno a Treviso.

Il Treviso Comic Book Festival, organizzato dall’Associazione Fumetti in TV, è patrocinato da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Treviso e inserito nel cartello provinciale e regionale RetEventi. Per tutte le informazioni e per iscriversi alla newsletter: www.trevisocomicbookfestival.it

In allegato, l’immagine della locandina.

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Ass. Fumetti in TV - Treviso Comic Book Festival (Rapporti coi media: Alberto 338.84.30.365)

www.trevisocomicbookfestival.it

invito all'inaugurazione mostra MORDILLO al Museo Luzzati

Riceviamo e pubblichiamo:

Al Museo Luzzati

7 luglio 2011 – 8 gennaio 2012


MORDILLO

UN MONDO DI HUMOUR

Mordillo: un nome che è ormai un marchio di fabbrica, una promessa di buonumore, una garanzia di qualità. Ma la luminosa carriera dell’argentino Guillermo Mordillo, nato nel 1932 a Buenos Aires da emigrati spagnoli, è frutto di volontà e perseveranza non meno che di estro e fortuna, è il risultato di un attento impegno quotidiano e non solo di stravaganti idee estemporanee.

Già da ragazzino, Guillermito comincia a guadagnarsi da vivere con il disegno. E l’entusiasmo tipico dell’adolescenza non lo abbandonerà mai più nell’affrontare il suo lavoro, il lavoro di tutta una vita. Entusiasmo significa anche continua voglia di cambiare, di cimentarsi, di reinventarsi. È anche per questo motivo che ancora oggi, dopo oltre sessant’anni di carriera, Mordillo continua a cambiare le tecniche da sperimentare, continua a cambiare le case in cui abitare, continua a cambiare i Paesi in cui viaggiare e lavorare, continua a cambiare le lingue in cui esprimersi (ma i suoi disegni rimangono perennemente e programmaticamente muti, comprensibili ovunque allo stesso modo, affidati solo al linguaggio universale delle immagini).

Nel corso dei decenni, Mordillo ha abitato e lavorato anche in Perù, negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna. Ha illustrato libri di favole per bambini, ha progettato campagne pubblicitarie, ha realizzato cartoni animati, ha disegnato biglietti d’auguri, ha schizzato vignette umoristiche. A partire dagli anni Settanta, ha cominciato a imporsi nel mondo intero come autore di omettini grassocci e donnine rotondette che vivono, unici elementi in bianconero, in un ambiente coloratissimo e soprattutto rigorosamente senza parole.

Il suo umorismo si caratterizza fin da subito per essere basato sui contrasti e sugli opposti. Austero bianconero contro colore lussureggiante. Grandi vuoti contro spazi affollati fino all’inverosimile. Il più spensierato sbellicarsi dalle risate contro il più compunto interrogarsi sui grandi perché dell’esistenza. È probabile che proprio qui risieda una delle principali ragioni dell’enorme successo dell’opera di Mordillo nel mondo, tanto tra il pubblico infantile quanto tra quello adulto: i suoi sontuosi cartoon presentano sempre un duplice livello di lettura, fanno ridere e fanno pensare.

Ed è proprio vero che l’assoluta essenzialità del cartoon senza parole gli permette di andare subito e solo al sodo. In Germania o in Giappone le trovate visive di Mordillo vengono comprese e apprezzate né più né meno che in Italia o in Sudamerica. I suoi spazi naturali o artificiali non hanno speciali caratteristiche geografiche o nazionali: potrebbero trovarsi ovunque. Nei suoi omini sovreccitati o nelle sue scaltre donnine chiunque può identificarsi alla perfezione: i loro piccoli grandi problemi sono gli stessi di Adamo ed Eva, gli stessi dell’umanità contemporanea e assai probabilmente gli stessi di quella futura.

Ad esempio l’eterno antagonismo tra i sessi, giocato senza sosta tra invincibili attrazioni e inevitabili fughe. O l’atteggiamento ambivalente nei confronti delle macchine, utili amiche quanto indecifrabili avversarie. O l’osservazione del mondo animale, da sempre fonte di innumerevoli insegnamenti e stupori. O la paura del mondo, quando esso ci si presenta caotico come una giungla od opprimente come un labirinto senza uscita. O anche l’agognato relax dell’attività sportiva, che infine non trova altro senso che in sé stessa, quale distraente e meritata fuga dalla realtà di tutti i giorni.

Particolarità specialissima di Mordillo è esattamente il suo affetto per gli sport. Li segue con attenzione tutti, e prima o poi li rappresenta tutti, ma manifesta una indubbia preferenza per due di essi: il calcio, praticato con grande gioia da ragazzo, e il golf, coltivato con altrettanta soddisfazione da adulto. In entrambi i campi, non è secondo a nessuno nel trovarvi motivi di sorriso dal di dentro: si capisce subito che è abituato a sperimentarli in prima persona, e così anche subito si capisce perché i suoi cartoon siano i preferiti dagli sportivi. Gli appassionati riconoscono all'istante nell’umorista uno di loro, e non certo un tipo di moralista che li giudica dal di fuori.

O meglio: chiunque è sempre in grado di riconoscere in Mordillo un proprio simile, come noi sperduto nei contorti labirinti della vita, fatalmente attratto dalle piroette dell’amore e del sesso, maledettamente desideroso di ritagliarsi piccoli momenti e piccoli spazi di gratificante relax nel caos quotidiano.

Sì, Guillermo è assolutamente uno di noi: per questo lo capiamo e gli vogliamo bene. Per questo il suo mondo, a prima vista così assurdo, è anche il nostro. E gli siamo grati, perché ogni volta ci ricorda quanto questo nostro pianeta possa essere colorato e allegro, malgrado tutto.

Colorare il mondo sembra anzi quasi una missione, per lui. Lo testimonia anche un suo famoso cartoon realizzato qualche anno fa per Amnesty International: in una città tutta grigia, l’omettino che ha osato dipingere fantasiosamente la sua casetta viene subito arrestato e rinchiuso. Libertà di colore, dunque, come libertà di pensiero, di espressione, di immaginazione, di fantasia. Ecco il senso più profondo del meraviglioso mondo di Mordillo.

Ferruccio Giromini