Questa settimana in edicola con Panorama e Il Sole 24 Ore per la collana Maestri del Fumetto curata da Magic Press vi presentiamo:
Robespierre (Maestri del Fumetto-Numero Speciale) di Max Bunker
“Abbasso il tiranno!”
Morte di Robespierre, Il soldatino impiombato, Il processo, Giulio Cesare, Edipo Re, Poi improvvisamente, I pagliacci, Il regalino e Population checker sono alcune delle storie che Max Bunker ha realizzato in cinquant'anni di carriera. Celebriamo il maestro con una selezione di alcuni dei suoi racconti realizzati da geniali disegnatori come Beppe Madaudo, Giampaolo Chies, Marco Nizzoli e Magnus.
Robespierre l’anima della rivoluzione Di Luciano Secchi
Per alcuni storici Robespierre e l'uomo che ha cercato di mantenere la pace e di introdurre in Francia un regime democratico facendo divenire la legalità una concretezza non solo politica ma anche sociale; per altri è un pazzo, un utopista sanguinario, responsabile del Terrore e dei suoi massacri. Dopo il crollo dell'“Incorruttibile”, la reazione termidoriana si scatena con virulenza contro la sua memoria; di lì a poco appaiono un gran numero di libelli in cui gli vengono addebitati tutti i crimini e i misfatti della Rivoluzione, occasionati, secondo i più o meno ignoti autori, dalla sua ferocia e dalla sua sete di sangue. Ma la corruzione che fa seguito alla decapitazione di Robespierre, ha fatto già rivedere le opinioni a personaggi socialmente più sensibili, come Babeuf che lo considera il padre spirituale della sua Congiura degli Eguali. […]
[…] Il Direttorio, il Consolato e l'Impero cancelleranno tutto ciò che possa collegarsi a lui, tanto da renderlo quasi dimenticato alla gente. La sorella Charlotte, durante il Termidoro, viene imprigionata e quando torna in libertà, riesce a sopravvivere solo adottando il cognome della madre, Carraut, e trascorre il tempo che la separa dalla morte, abbozzando delle memorie alquanto imprecise sia nei tempi sia nei luoghi. Nel 1834 l'ultima dei Robespierre muore. Cosa è rimasto in Francia di Maximilien Robespierre, l’“Incorruttibile”? Ad Arras, sua città natale, gli è state dedicato, nel 1933, un busto commemorativo e la via in cui egli ha abitato ha assunto il suo nome, così come Robespierre è stato recentemente denominato il liceo cittadino, ma Parigi, la grande capitale ha sempre rifiutato di prendere in considerazione la memoria dell’“Incorruttibile”. Ogni generale dell'Impero, anche il più anonimo, ha una via che lo ricorda, Danton è rammentato in un imponente monumento a Saint-Germain-de-Près; nel bicentenario della sua nascita (1958) il Comune di Parigi ha preso in esame la proposta socialista di onorare la memoria di Robespierre o erigendogli un monumento oppure dedicandogli una via, ma la proposta è stata bocciata per un solo voto. [...]
Autore Max Bunker, VV.AA. / Pagine 192 / Formato 21x27, Cartonato, B&N / Euro 9,90
Luca Ippoliti
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