La mitologia pop: l'Eroe a fumetti
L'Eroe: trecento pagine per una fantastica rivisitazione del mito greco di Eracle (Ercole per i romani) in chiave ultra pop, con tanto di supereroi, accessori geek, sex toys, musica rock e videogames.
Il nuovo libro di David Rubìn unisce epica e riflessione in una spettacolare messa in scena per raccontare le famose 12 fatiche che l'eroe, Eracle, deve superare in quanto prescelto dal fato.
Un percorso che è prima di tutto un viaggio iniziatico per conoscere se stesso, con onestà, forza d'animo e coraggio.
Tra citazioni e richiami, come ad esempio il chiaro riferimento a Jack Kirby nelle prime pagine del libro, spuntano qua e là le contaminazioni con l'epoca contemporanea: ecco allora che gli dei dell'Olimpo da bambini collezionano action figures dei comics, mentre da grandi utilizzano telefoni cellulari ed iPod, e le loro avventure scorrono sui maxi schermi tv.
Così Diana inizia Eracle ai segreti dell'arte bondage, mentre le amazzoni vanno in giro vestire come sexy cosplay. E un fiume di merchandise cresce a dismisura ad ogni successo dell'eroe, strizzando l'occhio alla moda e alle icone gay.
Tra inquietudini molto umane e imprese strenuamente eroiche, l'avventura del protagonista attrae e coinvolge il lettore, in un vortice di emozioni che lasciano gli occhi incollati alle pagine.
L'eroe
Tunué, 2011 – Collana «Prospero’s books» n. 39
17x24; pp. 288 colori; brossurato, rilegato filo refe, copertina plast.opaca
Euro 24,00
ISBN 978-88-97165-19-4
Il Libro
David Rubín ha creato un universo dove l’eroe classico viene trasformato in un personaggio moderno. Non un adattamento del mito, ma una storia piena di azione e avventura, rischi e grandi dosi di sperimentazione narrativa e grafica, in un'attenta messa in scena, dalla spettacolare narrazione e traboccante nell'utilizzo dei colori.
Una storia di trecento pagine a colori, per raccontare la mitologia attraverso la lente dei supereroi, in una contaminazione pop, divertente e affascinante, tra cultura classica e contemporanea.
L'autore
David Rubìn (1977) studia design grafico alla scuola di arte Antonio Faílde. Nel 2006 vince il primo Premio come miglior fumetto al festival de La Coruña e ottiene una nomination come miglior autore rivelazione al Salone internazionale del fumetto di Barcellona con la storia Dove nessuno può arrivare, pubblicata in Spagna e poi tradotta in Francia e in Italia (Tunué, 2007). Il suo graphic novel, La sala da tè dell’orso malese (Tunué, 2009) ha vinto il premio “Autore rivelazione”al Salone del Fumetto di Barcellona e i Premi della Critica 2007 nella categoria “Miglior opera dell’anno”. Membro fondatore e disegnatore attivo del collettivo di autori di fumetto Polaqia, attualmente Rubín concilia il suo lavoro come autore di fumetto e illustratore con quello di regista di cinema di animazione per la casa di produzione Dygra Films.