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ALAN FORD STORY n.6!
CONTIENE:
Alan Ford #11: Il Numero Uno
Finalmente è arrivato! Sua Eccellenza, il capo supremo del Gruppo TNT... il misterioso ed enigmatico Numero Uno!
Alan Ford #12: La triste storia di un giovane ricco
Stavolta Alan Ford si trova ad affrontare un nemico all'apparenza invincibile... l'Ufficio delle Imposte! Ma il nostro eroe è davvero un nullatenente patentato... oppure no?
APPUNTI DI VIAGGIO di Moreno Burattini
Tutti insieme appassionatamente
Una caratteristica alanfordiana è quella di rappresentare il primo, vero, riuscitissimo esempio di "fumetto di gruppo". Infatti, la vicenda non s’incentra quasi mai solo sulla figura del titolare della testata. Al contrario, Alan Ford è posto sullo stesso piano degli altri agenti della combriccola e spesso viene addirittura surclassato (per spazio sulla scena) da altri personaggi quali il Numero Uno, Bob Rock o il Conte Oliver. Scrive a questo proposito Carlo Della Corte: "Mandrake, Gordon, l'Uomo Mascherato, Brick Bradford, tanto per restare fra i classici, erano dei solitari, al massimo con la morosa al fianco e qualche amico come spalla, come Lothar, Zarkov, Guran o Sandy. Se in un episodio lasci perdere uno di questi portaborse, non accade nulla di catastrofico. Quel che conta è il protagonista, al quale vanno tutte le più affettuose attenzioni dell'autore. Bunker ha invece allestito un teatrino stracolmo di pupi, tutti sempre in azione, tutti sempre in prima fila, pur sapendo benissimo di avere soltanto due mani. Ma il miracolo gli è riuscito: le storie che racconta sono compatte. È un eccellente ideatore di trame, che potrebbero essere grovigli e affastellamenti, e invece sono sempre lineari e leggibili". […]
[…] Over the cover: Scrive Bunker sulla collana TNT Gold: “All’inizio degli anni Settanta, facendo il punto sulle vendite, la situazione di Alan Ford si presentava tragica. Si era notato un incremento, ma così lieve che la gestione passiva aumentava a dismisura. C’erano, è vero, Kriminal e Satanik che vendevano ancora bene e tappavano il buco, ma con quel ritmo di crescita (poche centinaia di copie in più ogni mese) ci sarebbero voluti anni prima di arrivare in parità. Così, dati alla mano, dissi a Magnus: ‘Forse le copertine non rendono bene lo spirito dell’interno. Prima di gettare la spugna, è meglio che le faccia tu. A questo punto dobbiamo tentarle tutte se vogliamo salvare la barca’. Solo chi graficamente dava corpo alle storie aveva quel ‘quid’ per poter trasmettere l’impatto necessario. Insieme al cambio della grafica di copertina inserimmo degli adesivi fustellati. Le vendite furono un pochino superiori alle precedenti, ma sempre con il contagocce. La realizzazione delle copertine da parte di Magnus fu accolta con favore da parte del pubblico ma, almeno per il momento, senza dare alla pubblicazione quello sprint che ci attendevamo. Due elementi però ci misero in una situazione speranzosa. Il primo fu l’aumento delle lettere dei lettori, indice relativo, perché non sempre una folta corrispondenza equivale a una buona vendita, ma che comunque ci dava adito di avere il ‘polso’ del lettore più affezionato e anche di notare, cosa importante, l’arrivo di lettori nuovi. Il secondo elemento, questo sì molto importante, fu l’inizio di una costante richiesta di arretrati”. [...]
Autori Max Bunker, Magnus / Pagine 256 / Formato 14x21 cm, Cartonato, B&N / Cura editoriale Magic Press / Grafica della copertina Marco Pennisi / Grafica interna MP Studio / Euro 7,90
Luca Ippoliti
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