Riceviamo e pubblichiamo:
da questa settimana, su il
Giornalino
"PER QUESTO MI
CHIAMO GIOVANNI"
a vent'anni
dalla strage di Capaci, un fumetto per
raccontare la mafia ai ragazzi
Claudio
Stassi rilegge a fumetti il romanzo omonimo di Luigi Garlando (Rizzoli)
Nella
storia recente, la lotta alla mafia ha avuto tra i protagonisti
indiscussi il giudice Giovanni
Falcone
che, insieme a Paolo
Borsellino, rappresenta
la figura più nota per la rilevanza del suo operato e il
tragico destino. A vent'anni dalla strage di Capaci,
il
Giornalino,
settimanale per ragazzi del Gruppo Editoriale San Paolo, commemora questa
data con la pubblicazione di "Per
questo mi chiamo Giovanni",
tredici episodi
che
rielaborano nella versione a fumetti il romanzo omonimo di
Luigi
Garlando,
edito da Rizzoli. La rilettura è opera di Claudio Stassi, che
ha illustrato e riadattato fedelmente il testo
originale. Per
il
Giornalino, un'occasione
importante per raccontare ai giovani la mafia: una storia nella storia nel
linguaggio del fumetto.
Il
protagonista è un bambino di Palermo, Giovanni. Per il suo decimo
compleanno, il papà gli regala una giornata speciale, da trascorrere insieme,
per spiegargli perché si chiama così. Tappa dopo tappa, prende vita il racconto:
padre e figlio esplorano Palermo e la storia di Giovanni Falcone, rievocata nei
suoi momenti chiave, s'intreccia al presente di una città che lotta per
cambiare. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c'è
anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica
da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi.
Claudio
Stassi, nato e cresciuto a Palermo, interpreta il romanzo di Luigi
Garlando in un fumetto che è anche un viaggio nella sua città,
dove i colori del presente s'incontrano con il bianco e nero del passato, per
una storia di forte impegno civile.
Anche
la copertina che presenta il fumetto,
disegnata appositamente per il
Giornalino, sottolinea questa azione: IO SONO GIOVANNI è
stampato sull maglietta di tutti i ragazzi. "Per
questo mi chiamo Giovanni è un
racconto che parte dalla vita e non da una vicenda di fantasia" spiega
p. Stefano Gorla, direttore de il Giornalino, "È la
storia di un magistrato onesto e coraggioso cui la mafia ha rubato la vita. Il
fumetto ci aiuta a comprendere qualcosa della mafia e degli atteggiamenti
mafiosi, delle violenze e dei soprusi che a volte incontriamo anche nelle nostre
vite. Ma ci sono uomini, donne, ragazzi che affrontano con coraggio queste
violenze. Da un momento importante nella storia del nostro Paese, una
storia di crudeltà e sofferenza, dove troviamo anche coraggio, bene e
speranza".
A
documentare i vent'anni dalla strage di Capaci,
il Giornalino
dedicherà inoltre un servizio sui fatti dell'epoca, il radicamento della mafia
nella società, i martiri civili che ne restarono coinvolti, come gli
agenti della scorta e la moglie del giudice, senza dimenticare il dramma di via
D'Amelio. Ulteriori elementi di approfondimento saranno pubblicati nella duplice
intervista agli autori che racconteranno sulle pagine del settimanale la loro
esperienza.
Il
Giornalino
è distribuito nelle edicole e nelle parrocchie e per abbonamento. Per
informazioni: telefonare allo 02-48.02.75.75 o inviare una mail a vpc@stpauls.it
Milano, 8 maggio 2012
Luigi Garlando nato a Milano nel 1962, è
giornalista alla Gazzetta dello Sport. Da anni scrive libri di successo
per ragazzi tra cui "Camilla che odiava la politica" (Rizzoli, 2008) e la serie
"Gol!" (Piemme). Ha scritto anche romanzi per adulti. "Per questo mi chiamo
Giovanni" ha vinto numerosi premi e ispirato il film documentario
"Io ricordo", prodotto da Indiana Production per
Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e
di tutte le altre vittime dalla mafia. Su il Giornalino ha pubblicato
in anteprima la short story "L'sola del naso".
Claudio Stassi è nato nel 1978 a Palermo. Vive e lavora
a Barcellona. Per BeccoGiallo ha pubblicato "Brancaccio - storie di mafia
quotidiana" su testi di Giovanni Di Gregorio, tradotto anche in Francia
per Casterman e in Spagna per Norma Ed. Ha vinto il concorso “Montalbano a
Fumetti” pubblicando per Hazard ed. "L’Avvertimento" di Andrea
Camilleri a fumetti. Ha inoltre insegnato alla Scuola del fumetto di Palermo.
Per il Giornalino disegna, sui testi di Fabrizio Lo Bianco,
Bau&Woof.